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Una piccola guida per orientarsi

La pressione fiscale crescente e la lenta burocrazia che caratterizza la nostra penisola spinge sempre più imprenditori a prendere in considerazione l’apertura di un’attività in un altro paese. Tra i paesi a noi vicini dove sembra essere orientata sempre di più l’attenzione c’è la Slovenia.

Confinante con l’Italia che un tempo ne possedeva una parte, la Slovenia è uno dei paesi membri dell’Unione Europea. Dal 1991, anno della sua indipendenza dalla ex Jugoslavia ha visto uno sviluppo straordinario. E’ un paese giovane e sviluppato con una visione europea, molte possibilità di crescita e una manodopera a basso costo.

Se avete in programma di andare a sondare il terreno di Lubiana e pensare di aprire lì la vostra attività ecco qualche informazione di base per orientarsi. Come in Italia e in molti paesi dell’Unione, in Slovenia è possibile aprire una ditta individuale, una società di persone o una società di capitali.

La categoria più diffusa e più semplice per un imprenditore italiano è sicuramente la DOO, simile alla nostra Srl. Come per l’analoga italiana, con una DOO la responsabilità dei soci è limitata al patrimonio aziendale e non personale. Il capitale sociale minimo è di 7.500 euro, somma che non deve essere necessariamente ferma ma può essere utilizzata per le operazioni finanziarie e commerciali dell’azienda.
Il lato veramente conveniente di una DOO è il sistema fiscale. A differenza delle decine di voci che possiamo trovare nel sistema italiano, in Slovenia una società a responsabilità limitata è soggetta ad un’imposta sul reddito forfetaria del 18%.

I soci di una DOO possono essere persone fisiche (da uno a più soci) o persone giuridiche. La quota minima per ogni socio è di 50€. Se si è soli e si ha intenzione di spostare la residenza o almeno il domicilio in Slovenia è possibile pensare anche ad una ditta individuale, molto semplice da gestire e molto conveniente. Si paga infatti il 20% di imposta sul 70% del reddito.

Oltre alla tassazione così conveniente sono molte le detrazioni a disposizione degli imprenditori. Ad esempio per gli investimenti di beni per la ricerca e lo sviluppo o per chi investe nell’aumento dei posti di lavoro; molti sono anche gli incentivi per gli imprenditori che assumono giovani o investono sul risparmio energetico e sulla riduzione dell’inquinamento.

Dal punto di vista del personale il costo del lavoro in Slovenia è decisamente inferiore a quello italiano. Lo stipendio di un operaio è di circa 700 € mensili per 12 mensilità. Non esistono TFR, tredicesime e quattordicesime ma solamente l’indennità di ferie. L’operaio a sua volta paga un’imposta sulle persone fisiche che va dal 16% per un reddito fino a 8.000 € al 50% quando si superano i 71.000 € annui.
La Slovenia è un paese stabile, sicuro e moderno con una bassa pressione fiscale e un basso costo del lavoro. Nonostante questo il livello di formazione della popolazione è elevato e la manodopera è qualificata. Questi sono solo alcuni dei motivi per i quali la Slovenia è una meta da considerare seriamente se si sta pensando di trasferire la propria attività all’estero.

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